Omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela, e occultamento di cadavere: dopo 6 ore di interrogatorio la procura di Ragusa ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di Veronica Stival, la mamma del piccolo Loris dove il pomeriggio del 27 novembre è stato trovato morto.
L’ultima immagine del piccolo lo si vede di spalle la mattina del 27 novembre al momento di salire in macchina litiga con la sua mamma, si gira e torna a casa. La madre parte con l’altro figlio di 4 anni, dopo poco torna a casa e proprio per le menzogne dichiarate agli inquirenti di aver accompagnato anche Loris a scuola che è diventata la figura centrale di questa inchiesta.
Il bambino è sparito, trovato solo dopo a 4 km da Ragusa gettato in un canalone. Ma è possibile mai che in un Paese di 7 mila abitanti dove tutti conoscono tutti non hanno visto e ne sentito niente la mattina del 27 novembre? Forse nessuno ha visto niente perché tutto è accaduto tra le mura di casa dove Loris doveva sentirsi più protetto. Alcuni paesani dicono che la madre era in una depressione post partum, altri invece a mezza voce dicono che ha tentato il suicidio già due volte, depressa per un marito sempre troppo lontano per colpa del lavoro al Nord.
Dopo 6 ore di interrogatorio dunque sarebbe stata lei secondo i magistrati ad uccidere con una fascetta da elettricista stretta attorno al collo il figlio di 8 anni. E sarebbe stata sempre lei a gettare il corpicino piccolo nel canalone, nessun aiuto, nessun complice.
Le parole di Veronica dicono una cosa mentre i fatti dimostrano chiaro. Ad esempio perché ha mentito agli agenti di polizia di aver accompagnato il bambino a scuola quando invece una telecamera riprende il piccolo tornare a casa? Perché ha detto di essere arrivata con l’auto nei pressi della Falcone e Borsellino quando invece ben 4 telecamere non vedono la sua macchina nera passare nell’orario indicato? Perché queste menzogne? Cosa è successo davvero in quei 36 minuti in cui è rimasta sola con Loris nell’appartamento di via Garibaldi? E cosa ha fatto nei 6 minuti nei pressi della strada che porta al Mulino Vecchio proprio dov’è stato ritrovato il cadavere del figlio? Ha detto di aver buttato la spazzatura, proprio a 50 metri dov’era abbandonato il piccolino.
La donna ora si trova in procura dove dovrà rispondere a queste domande. Il marito e il padre del bambino dichiara agli inquirenti di “Se è stata davvero lei mi cade il mondo addosso, chiunque sia stato deve pagare anche se è stata Veronica”
Ancora da chiarire e lasciamo il lavoro in mano ai carabinieri ma se fosse stata davvero la madre ad uccidere il piccolo Loris, è davvero un gesto innaturale. Ricordiamo che Veronica ora è in stato di fermo dove il giudice tra poche ore deciderà se condannarla o lasciarla libera. Di madri assassine ne abbiamo sentiti fin troppi casi dove prese di raptus istintivi ma utilizzare delle fascette da elettricista è qualcosa di troppo premeditato per una madre.. Ancora non ha confessato ma ricordiamo che la Franzoni si professa ancora innocente.