Opzioni binarie: cosa sono e come funzionano

Opzioni binarie: cosa sono e come funzionano
opzioni binarie
Negli ultimi anni le opzioni binarie hanno fatto registrare un interesse crescente tra i traders. Questo importante strumento di trading, nato inizialmente come mezzo di copertura da operazioni finanziarie a rischio sui mercati azionari e sul forex, si è affermato come un vero e proprio must specialmente tra i giovani. Le opzioni binarie, infatti, sono molto intuitive e permettono anche a chi si avvicina solo ora al mondo degli investimenti di approcciarsi senza grosse difficoltà.

Tuttavia è bene non farsi ingannare da questa apparente semplicità. Se si vuole investire con profitto è indispensabile conoscere le basi del trading e sviluppare delle strategie che siano replicabili in qualsiasi condizione di mercato. Come per gli altri strumenti finanziari non si può improvvisare nulla ma, al contrario è fondamentale studiare, applicarsi e testare sul mercato le proprie conoscenze.

Come funzionano le opzioni binarie

Per prima cosa dobbiamo dire che esistono diverse tipologie di opzioni binarie. In linea di massima, però, con le opzioni binarie si deve prevedere l’andamento di prezzo di un sottostante, che può essere un’azione, una valuta, una commodities, ecc. Nel caso si concluda il trade con successo si porterà a casa un guadagno medio del 70-80% del valore del capitale investito, nel caso contrario si perderà il capitale.

Alcuni broker, poi, offrono anche opzioni binarie con garanzia, che in caso di perdita permettono di avere un rimborso del 10% circa sul capitale investito. Volendo fare un esempio si può dire che se acquisto un’opzione da 100 euro in caso di trade vincente si porterà a casa circa 170-180 euro e in caso di trade perdente 0-10 euro.

Ovviamente, dovendo investire su un sottostante è molto importante conoscere le basi del trading in opzioni e, in particolare, tutto quello che concerne l’analisi tecnica. Dallo studio dei grafici, infatti, si possono estrapolare segnali fondamentali per avere successo nelle opzioni binarie.

Come scegliere il broker

La scelta del broker ricopre, anch’essa, un ruolo chiave per avere successo con questo strumento finanziario. Il broker, infatti, ci permetterà di aprire un conto con cui operare e la piattaforma per poter eseguire le diverse operazioni. Ad oggi esistono diversi broker seri e affidabili che offrono un servizio di altissima qualità: topoption, optiontime, 24option e opteck sono solo alcuni dei più validi e non spetta a noi dire quale sia il migliore.

Quello che ci preme è dare qualche buon consiglio per fare una scelta consapevole. Per prima cosa un buon broker deve essere regolamentato dalla Consob o da un altro ente Europeo similare. Questo permette di avere delle garanzie ben precise e riduce al minimo le cattive sorprese.

Da tenere in considerazione anche il capitale minimo richiesto per poter aprire un conto. Molti broker di opzioni binarie permettono di partire anche con soli 100 euro e trade a partire da 10 euro. Infine dobbiamo segnalare il bonus che molte società di brokeraggio offrono ai nuovi clienti che possono rendere fino ad un massimo di 2000 euro e rappresentano un’ottima opportunità per avere del capitale aggiuntivo per fare trading sulle opzioni binarie.

Un milione di italiani malati di gioco compulsivo, ormai è emergenza

Un milione di italiani malati di gioco compulsivo, ormai è emergenza.
gioco compulsivo
Marco Baldini ha raccontato di non riuscire a pagare i troppi debiti accumulati, come lui sono in tanti e grazie alla sua rivelazione ha accesso i riflettori su un tema davvero drammatico in un paese dove si scommette su tutto. Baldini ha dichiarato di aver lasciato la trasmissione radio perché era inseguito 24 su 24 dai creditori per vecchi debiti di gioco, riceve 150 telefonate al giorno e lo hanno minacciato di presentarsi dove lavora. Un milione di persone in Italia è ammalato o rischia di ammalarsi di gioco d’azzardo. In Italia sono 19milioni le persone tra i 15 e i 64 anni che almeno una volta hanno puntato su giochi d’azzardo, scommesse. La maggioranza gioca per svago, per divertimento, per socializzare. Ma la fetta di chi non riesce a controllarsi è sempre più vasta e in aumento. Il fatturato è enorme, circa 85 miliardi di euro. E’ come se ogni italiano, neonato compreso puntasse ogni anno 1260 euro. Ci sono tantissimi minorenni a giocare, si gioca ai gratta e vinci, al Lotto, ai cavalli e sulle partite di calcio, si può puntare in un normalissimo centro scommesse sempre più aperti ad ogni angolo o addirittura puoi puntare direttamente online su internet. Mara Maionchi 73 anni era assidua frequentatrice dei casinò infatti scrisse a tutti “Non fatemi più entrare, se mi vedete, bloccatemi”. Era questo il suo modo di chiedere aiuto e di smettere. Si tenta di giocare d’azzardo per sperare in un futuro migliore oppure per scappare lontano con la mente, dimenticarsi dei problemi. Invece in questo modo ci si isola ancora di più, si ingigantiscono i problemi, i debiti aumentano, si perdono gli affetti cari.

3 472 sono i Gratta e Vinci acquistati in Italia ogni secondo, una cifra davvero eclatante.

32 343 sono gli euro giocati ogni minuto alle slot machine.

70 milioni sono gli euro giocati ogni giorno al Bingo.

2,2 miliardi euro giocati ogni anno al Lotto.

4 miliardi di euro sono gli euro puntati ogni anno sulle scommesse sportive.

10 229 sono i punti vendita dove acquistare concorsi pronostico.

7 059 sono le attività dove si possono piazzare scommesse sportive.

5 657 sono i punti dedicati alle scommesse sull’ippica.

33 624 le ricevitorie del Lotto

63 321 sono i punti dove acquistare tagliandi della lotteria.

A Mantova c’è la cura, una finta sala giochi e la matematica. La finta sala giochi terapeutica allestita dalla Asl di Mantova dove con un percorso guidato vengono spiegati in maniera matematica i meccanismi del gioco e le probabilità di vittoria.

E’ partita la sperimentazione della busta arancione inviata ai primi 10 mila contribuenti Inps

E’ partita la sperimentazione della busta arancione inviata ai primi 10 mila contribuenti Inps. Della busta arancione si parla da molti anni ed è uno strumento che viene utilizzato da tempo in Svezia e adesso in fase di sperimentazione in Italia. Si tratta di un documento informativo dove permetterà al lavoratore di conoscere data e importo della propria pensione attraverso l’inserimento di pochi semplici dati.
Busta arancione Inps
Come funzionerà?

L’Inps assegnerà un Pin personale a ogni contribuente: con questo codice i lavoratori potranno accedere ai servizi online dell’Inps. L’applicazione incrocerà tre dati:
1) l’estratto conto allo stato attuale
2) una proiezione dei contributi mancanti
3) il contesto dello scenario macro-economico sulla base dei dati della Ragioneria di Stato.

Quest’ultimo dato sarà, a sua volta, il risultato di quattro parametri: l’andamento dell’economia, quello delle retribuzioni, il livello di inflazione e l’aspettativa di vita. Naturalmente un aumento nell’aspettativa di vita farà diminuire l’importo dell’assegno.

I sistemi con i quali viene calcolata la pensione sono tre: il sistema contributivo e le due forme del sistema misto, quello retributivo (pre-riforma Dini) e quello misto (post-riforma Dini).
Il retributivo (tarato sugli ultimi stipendi incassati) riguarda coloro che avevano almeno 18 anni di contributi nel 1995: per questi soggetti il passaggio al contributivo si applica solo dal 2012, per effetto della legge Fornero.

Tutti coloro che al 31 dicembre 1995 non avevano ancora raggiunto i 18 anni di contributi ricadono nel sistema misto in cui l’importo pensionistico viene calcolato sulla media retributiva degli ultimi anni del percorso professionale. Si tratta, appunto, di una formula a metà strada fra il retributivo e il contributivo (calcolato sull’aspettativa di vita e su quanto versato durante la propria attività lavorativa).

Accanto a queste formule esiste la quota C di pensione che è costituita dalle somme erogate dal lavoratore e dai suoi datori di lavoro durante la propria vita professionale. In questa modalità di calcolo rientrano coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1995 e coloro che rientrano nel sistema misto post-riforma Dini.
Nella quota C vengono presi in considerazione tutti gli stipendi erogati in costanza di attività lavorativa. Coloro che a fine 1995 avevano raggiunto i 18 anni (i cosiddetti ex retributivi) iniziano a calcolare la quota contributiva a partire dal 1° gennaio 2012. L’importo di tali contributi costituirà il montante che verrà annualmente rivalutato sulla base della variazione quinquennale dell’indice Pil calcolato dall’Istat. Alla fine dell’iter professionale la somma accantonata diventerà quota pensionistica sulla base di coefficienti legati all’età del lavoratore al momento della cessazione dell’attività: maggiore sarà l’età, più alta sarà la rendita previdenziale.

Che ne pensate di questa sperimentazione? Non è che sarà un’altra scusa dello Stato per farsi gli affari nostri? I cittadini italiani non sono molto contenti di questa nuova sperimentazione!!

Imprenditore romano sequestrato, arrestata l’ex moglie di Daniele De Rossi

Un imprenditore romano è stato sequestrato, arrestata anche l’ex moglie di Daniele De Rossi. A subire le violenze è un imprenditore romano di 36 anni, è stato sequestrato, picchiato e seviziato con un coltello e lasciato in mezzo alla strada in stato confusionale. Sono coinvolte 8 persone tra cui c’è anche la ex moglie del calciatore della Roma tra le 8 persone arrestate.
arresto
Il sequestro dell’imprenditore risale alla sera del 17 luglio, la vittima ha avuto un referto medico di 30 giorni di prognosi per le fratture e le ferite. La vittima è un imprenditore romano, titolare di una società operante nel settore dello sviluppo, progettazione, realizzazione e gestione di impianto fotovoltaici. Appena dimesso dall’ospedale, c’è stata una denuncia contro ignoti per sequestro di persona a scopo di estorsione, affermando di essere stato prelevato da un bar in viale Città d’Europa da persone a lui sconosciute. E’ stato caricato a bordo di una macchina e portato in un appartamento poco distante dalla zona del Torrino. I malviventi lo hanno trattenuto per ore e ore, malmenandolo e seviziandolo con un coltello procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto al fine di indurlo a consegnare 200 mila euro.

Dopo un paio di ore i banditi lo hanno rapito dall’orologio Rolex e di 900 euro in contanti e lo hanno abbandonato in strada in zona Trullo. L’uomo venne soccorso e ricoverato in ospedale riportando una prognosi di 30 giorni quindi. I Carabinieri sono giunti alla conclusione che il sequestro era stato organizzato al fine di attuare un recupero crediti per conto di terzi inducendo l’uomo a restituire del soldi.

I responsabili sono stati identificati, sono due fratelli di 37 anni e 30, entrambi con precedenti, i quali avevano prestato precedentemente 100 mila euro alla vittima applicando interessi usurari. Un’altra responsabile è stata identificata appunto l’ex moglie di De Rossi, Tamara Pisnoli, la quale in passato aveva acquistato dalla vittima una licenza per la produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici pagandola 80 mila euro che ora pretendeva di ottenere indietro con gli interessi quindi 150 mila euro essendo venuto male il suo progetto di impresa. Le altre persone coinvolte sono uomini usati come picchiatori dai tre mandanti. Prima del sequestro, il pover’uomo avrebbe già pagato in sei mesi oltre 340 mila euro ma i due fratelli pretendevano il pagamento di ulteriori 86 mila euro.

Condanna in carcere per le 6 persone responsabili, mentre arresti domiciliari per le altre 2 persone tra cui Tamara Pisnoli.