Imprenditore romano sequestrato, arrestata l’ex moglie di Daniele De Rossi

di | 3 Dicembre 2014

Un imprenditore romano è stato sequestrato, arrestata anche l’ex moglie di Daniele De Rossi. A subire le violenze è un imprenditore romano di 36 anni, è stato sequestrato, picchiato e seviziato con un coltello e lasciato in mezzo alla strada in stato confusionale. Sono coinvolte 8 persone tra cui c’è anche la ex moglie del calciatore della Roma tra le 8 persone arrestate.
arresto
Il sequestro dell’imprenditore risale alla sera del 17 luglio, la vittima ha avuto un referto medico di 30 giorni di prognosi per le fratture e le ferite. La vittima è un imprenditore romano, titolare di una società operante nel settore dello sviluppo, progettazione, realizzazione e gestione di impianto fotovoltaici. Appena dimesso dall’ospedale, c’è stata una denuncia contro ignoti per sequestro di persona a scopo di estorsione, affermando di essere stato prelevato da un bar in viale Città d’Europa da persone a lui sconosciute. E’ stato caricato a bordo di una macchina e portato in un appartamento poco distante dalla zona del Torrino. I malviventi lo hanno trattenuto per ore e ore, malmenandolo e seviziandolo con un coltello procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto al fine di indurlo a consegnare 200 mila euro.

Dopo un paio di ore i banditi lo hanno rapito dall’orologio Rolex e di 900 euro in contanti e lo hanno abbandonato in strada in zona Trullo. L’uomo venne soccorso e ricoverato in ospedale riportando una prognosi di 30 giorni quindi. I Carabinieri sono giunti alla conclusione che il sequestro era stato organizzato al fine di attuare un recupero crediti per conto di terzi inducendo l’uomo a restituire del soldi.

I responsabili sono stati identificati, sono due fratelli di 37 anni e 30, entrambi con precedenti, i quali avevano prestato precedentemente 100 mila euro alla vittima applicando interessi usurari. Un’altra responsabile è stata identificata appunto l’ex moglie di De Rossi, Tamara Pisnoli, la quale in passato aveva acquistato dalla vittima una licenza per la produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici pagandola 80 mila euro che ora pretendeva di ottenere indietro con gli interessi quindi 150 mila euro essendo venuto male il suo progetto di impresa. Le altre persone coinvolte sono uomini usati come picchiatori dai tre mandanti. Prima del sequestro, il pover’uomo avrebbe già pagato in sei mesi oltre 340 mila euro ma i due fratelli pretendevano il pagamento di ulteriori 86 mila euro.

Condanna in carcere per le 6 persone responsabili, mentre arresti domiciliari per le altre 2 persone tra cui Tamara Pisnoli.