Come si riproducono gli animali? Ecco a voi i 10 casi più strani!

Come si riproducono gli animali? Ecco a voi i 10 casi più strani!
animali cani e gatti
1. I leoni africani. Il leone è noto come il re degli animali, il leone maschio pesa tra i 150 e i 225 kg e vivono intorno ai 10-14 ani. I leoni si riproducono solo una volta all’anno ma quando lo fanno, lo fanno sul serio. Infatti si riproducono per 4 giorni quasi senza sosta e possono avere anche trenta rapporti al giorno. Durante il periodo di accoppiamento la coppia ovviamente non va a caccia. La gestazione dura tra i 100-120 giorni e la femmina partorisce da 1 a 4 leoncini.

2. Vecchiette arzille. Sembra proprio che le capre femmine di età avanzata sentano il bisogno di dare un piccolo incoraggiamento sessuale ai giovani maschi. La maggior parte delle razze raggiungono la pubertà tra i 5-10 mesi di vita. La durata della gestazione varia da 144-151 giorni.

3. Ciclidi. La riproduzione dei Ciclidi è davvero strana e sono probabilmente l’unica specie sul nostro pianeta a riprodursi per via orale. Quando un maschio incontra una femmina le deposita le uova in bocca e le feconda, lei porta le uova nella sua bocca fino al momento in cui si schiudono. Tutto questo dura in media 21 giorni ma può variare a seconda delle specie.

4. La rana pescatrice. L’accoppiamento è davvero strano e scioccante, quando un maschio incontra una femmina, la afferra con i suoi fortissimi denti e le si attacca perdendo gli occhi e tutti gli organi interni, tranne i testicoli! Gli esemplari maschi purtroppo hanno un’esistenza poco fortunata.

5. Gobbo mascherato argentino. E’ una paperella dall’aspetto gentile, probabilmente anche buona da mangiare. Le sue doti però sono nascoste, una papera dalla lunghezza di 20 cm nasconde un pene di ben 45 cm.

6. Ippopotamo. Gli animali utilizzano modi strani e diversi nel rituale di accoppiamento. Per un ippopotamo non c’è nulla di più buono del fango, eccetto gli escrementi! Questi sono il mezzo più sicuro per un maschio per trovare una femmina e accoppiarsi. Infatti l’ippopotamo maschio sale su un enorme ammasso di escrementi freschi e poi li spruzza in tutte le direzioni con la sua coda spalmando la femmina con la sua enorme quantità di feci.

7. Il mammo. Il mammo si intende per i cavallucci marini perché i ruoli sono invertiti! Infatti sono le femmine che impiantano le loro uova nel maschio e lo fecondano e questo dovrà portare avanti la gravidanza! Ancora più strano è che un cavalluccio marino porta nel suo grembo oltre 200 esemplari di cuccioli!

8. Le lucertole Teiidae. Esistono come esemplari solo femmine e si riproducono in modo davvero strano infatti si auto-clonano per poi trovare una femmina dato che maschi non ce ne sono e mettono in atto un rituale omosessuale nel quale una delle due interpreta la parte del maschio.

9. Polipi Argonauti. Questo mollusco ha un comportamento insolito nell’accoppiamento: scarta il suo pene dopo la copulazione, e gliene cresce uno nuovo pronto per avere rapporti sessuali il giorno successivo. Il povero esemplare maschile può solo assistere al rapporto tra il suo membro e la femmina!

10. E come ultimo strano modo di accoppiamento troviamo le cimici. Si può dire che le cimici fanno l’amore a pugnalate, quando non dormono o non mangiano infatti si riproducono. Dove pungono non ha importanza, il loro membro funziona come una siringa che inietta nel corpo del partner una dose di spermatozoi.

Nuovi colpi di scena e tentativi di rimediare a vecchi errori investigativi

Nuovi colpi di scena e tentativi di rimediare a vecchi errori investigativi: nel processo d’appello bis a carico di Alberto Stasi, imputato per l’omicidio di Chiara Poggi, spuntano tasselli che a sette anni da quel 13 agosto 2007 potrebbero rivelarsi decisivi per completare il puzzle di Garlasco. Prima di tutto, un’altra bicicletta nera da donna: il sostituto procuratore generale Lara Barbaini ha infatti chiesto di acquisire agli atti i documenti contabili che dimostrano che due biciclette nere da donna, di cui una simile a quella già sequestrata dagli inquirenti nell’aprile scorso, erano state regalate da un fornitore a titolo promozionale al padre di Alberto, Nicola Stasi, proprietario di un’officina di autoricambi e stroncato da una malattia autoimmune a Natale 2013. E’ uno dei nodi cruciali della battaglia processuale: l’ipotesi iniziale, basata sulle testimonianze dei vicini che parlavano di una bici nera da donna appoggiata al muretto della villetta di via Pascoli, era che l’assassino l’avesse utilizzata per arrivare a casa di Chiara la mattina dell’omicidio e poi per allontanarsene. Eppure, malgrado una bicicletta di quel tipo si trovasse nell’officina di Stasi, gli inquirenti una settimana dopo il delitto misero i sigilli su un’altra bici nella disponibilità della famiglia, rossa e da uomo, e soltanto dopo la decisione di riaprire il caso, anche su quella nera. Una delle due, si scopre adesso: la prima, quella donata al padre si Alberto nel 2004, corrisponderebbe a quella già sequestrata, la seconda, ricevuta dal papà di Alberto nel 2005, sarebbe sparita. Tutto succede mentre tramonta l’istanza di una nuova istruttoria sui pedali presentata dai legali dei Poggi, Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, alla quale i difensori di Alberto Stasi, Angelo Giarda e Giuseppe Colli, si erano opposti: lo scambio dei pedali sulle due biciclette di casa Stasi sequestrate è matematicamente escluso afferma la pg Barbaini.
Chiara Poggi

Tra le novità emerse da mesi di lavoro della polizia giudiziaria, ci sarebbe poi una voce dell’estratto conto di una carta di credito di Alberto Stasi: secondo l’accusa, infatti, l’ex fidanzato di Chiara e unico accusato dell’omicidio avrebbe acquistato, nei giorni precedenti al delitto, un paio di scarpe che non risulterebbe tra quelle consegnate ai carabinieri dopo la morte della ragazza.

Il 27 novembre, domani parlerà la parte civile. Per il 3 dicembre invece è prevista l’arringa difensiva e il 17 dicembre sarà emessa la sentenza dopo 5 anni finalmente. Laura Barbaini chiede 30 anni di reclusione per Alberto Stasi per aver agito con crudeltà.

Secondo l’accusa l’imputato ha cercato di ostacolare le indagini con omissioni che sono andate al di là del diritto di difesa. Aspettiamo con ansia la sentenza, il verdetto finale.

Michael Schumacher continua il suo percorso riabilitativo

E’ quasi un anno dal fatidico 29 dicembre 2013 quando Michael Schumacher ha un gravissimo incidente sugli sci. Ha battuto la testa su una roccia mentre era in fuori pista, operato per trauma cranico. La famiglia del pilota si sono trovati più volte costretti a smentire la morte del campione, a febbraio la grande paura dopo la notizia di un’infezione polmonare che aveva minato la salute di Michael la cui la vita restava veramente appesa a un filo. Il cuore si è riaperto alla speranza per la famiglia, per gli amici e per i suoi fan quando il 16 giugno scorso Schumi è uscito finalmente dal coma. Dopo averlo trasferito da Grenoble alla clinica di Losanna, Schumacher ha continuato il suo percorso riabilitativo lontano dai media. La moglie Corinna dopo mesi e mesi di silenzio rivela che il marito ha momenti di coscienza e di veglia e apre una speranza.
Michael Schumacher
Ad agosto succede il furto delle cartelle cliniche date ai media e in seguito alle indagini l’uomo il quale era sospettato di aver rubato il materiale clinico contenente le condizioni di Schumacher si suicida. Dopo tante speranze arriva la grande notizia che tutti aspettavamo: Schumi torna a casa e si accende una speranza.

Era il 13 novembre 1994 quando Michael Schumacher iniziava a diventare leggenda. Sono ormai 20 anni da quel giorno, con sette volte campione del mondo di Formula 1, il fuoriclasse conquistava sulla pista di Adelaide il suo primo mondiale. Ora Schumi è a casa dove prosegue la sua riabilitazione con l’obiettivo naturalmente di tornare a vivere una vita il più normale possibile. Non si può dire ancora che l’incubo sia finito, Philippe Streiff ex pilota e ora tetraplegico e soprattutto amico di Schumi confessa che il campione è su una sedia a rotelle, paralizzato, ha problemi di parlare e comunica solo con gli occhi. La famiglia chiusa nel silenzio stampa evita di diffondere notizie sullo stato di salute di Michael. Philippe intervistato dalla radio francese Europe 1 spiega ai microfoni che Michael è come lui su una sedia a rotelle ma stando in famiglia gli permetterà e lo aiuterà a recuperare più velocemente ma sarà un percorso lungo e soprattutto difficile. C’è chi mette in dubbio le parole dell’ex pilota francese, sono in poche le persone che sanno veramente come stanno le cose e come sono le vere condizioni di Schumacher e la famiglia cerca di evitare notizie che possono alimentare false speranze e più volte in passato infatti si è trovata a smentire le dichiarazioni di Philippe. Che cosa dire? E’ un grandissimo campione, chi l’avrebbe mai detto che sarebbe andata cosi? La vita è cosi ingiusta, una vita intera a rischiare la vita in Formula 1 con una velocità esagerata e poi va a finire in coma in un incidente sugli sci… Che crudeltà, perché è andata cosi? Forza Schumi hai vinto tante battaglie, questa sarà una delle più dure ma ce la devi fare, ce la devi fare per i tuoi due meravigliosi figli, per tua moglie che ti è sempre stata accanto e soprattutto per te, per noi che vogliamo rivederti per un ultima corsa a 300 km/h. Forza Schumi sei tutti noi. Ce la farai a combattere anche questa battaglia e sarà la più soddisfacente, vincerai per la tua vita.

La crisi porta molti italiani ad emigrare in altri Paesi

La crisi porta molti italiani ad emigrare in Paesi dove il costo della vita è decisamente più basso. Tutti prima o poi desideriamo fuggire dallo stress e soprattutto dalla crisi e trasferirci all’estero. Ora vi mostriamo una lista con le cinque nazioni più economiche dove vivere e contemporaneamente trovare una buona qualità della vita spendendo non più di 350 euro al mese. Perché in alcuni Paesi ebbene sì, si può campare anche con soli 350 euro al mese.
thailandia
Thailandia: La terra del sorriso. Mollo tutto e vado a vivere in Thailandia! Si tratta di una frase che hanno detto in molti, alcuni lo hanno fatto davvero, altri no. Sicuramente con 350 euro al mese non riuscirete ad avere un mega appartamento con vista mare ma un ottimo alloggio a Chiang Mai, un po’ più al nord con 21 euro. Il cibo in strada in Thailandia ha un bassissimo costo dove un piccolo pasto costa da 1-3 euro per una ciotola di riso bianco un po’ di verdure e pesce e una tazza di tè. In Thailandia potete benissimo fare a meno di un’automobile perché con le compagnie aeree low cost si vola in ogni angolo del Paese per 50-100 euro, un taxi invece costa pochi euro, la metropolitana si paga in base al tragitto ma in genere si spende meno di 1 euro. Si riesce ad avanzare abbastanza denaro per eventuali viaggi, shopping e cene fuori e magari qualche piccolo imprevisto.
cambogia
Cambogia: Il costo della vita qui è molto simile a quello della Thailandia ma con 350euro si riesce a vivere direttamente nella capitale a Phonm Penh! Un appartamento costa circa 150 euro al mese, qui addirittura si risparmia molto sul cibo, con meno di due euro ci si può riempire la pancia in un ristorantino locale, ma mangiando per strada si può spendere ancora di meno. E’ un Paese decisamente molto diverso dal nostro standard a cui siamo abituati ma è un’esperienza eccitante per conoscere nuove culture e soprattutto non sentire la crisi!
filippine
Filippine: Qui si può affittare appartamenti per circa 100 euro al mese, naturalmente non nella capitale ma a Cebu che è una zona in via di sviluppo. Anche qui il mangiare è molto economico, una birra costa attorno ai 50 centesimi mentre magari un pasto completo in un ristorante di lusso magari ti può costare sui 8 euro, ma volendo risparmiare e mangiare cosi per strada si può arrivare benissimo a spendere la metà. Elettricità e gas sui 25 euro al mese, mezzi di trasporto invece si paga in base ai km, infatti per fare 60 km con l’autobus si paga 1 euro mentre con la metropolitana la tariffa minima è di 15 centesimi.
Costa Rica
Costa Rica: Si parla di una delle migliori destinazioni dell’America Latina, la parte più costosa potrebbe essere il volo. Parliamo di affitto, se ci concentriamo al di fuori della capitale i prezzi scendono rapidamente con case a soli 150 euro. Il cibo naturalmente esotico e con poco più di 1 euro si arriva a fare un buon pasto in un ristorante locale. Consideriamo che un casco di banane costa meno di 30 centesimi e percorrere due ore di autobus dalla capitale costa solo 3 euro. Per i fumatori un’ottima notizia è invece che le sigarette li costano intorno ai 90 centesimi altroché qui 5 euro a pacchetto quasi!
Vietnam
Vietnam: E’ una destinazione considerata tra le più economiche e dovrebbe essere in alto alla vostra lista. Il costo della vita non è elevato per un pranzo o una cena ti aggiri intorno ai 2-3 euro. I costi di trasporto, telefono e internet restano bassi mentre si spende un po’ di più per l’alloggio.

Naturalmente il costo della vita in Vietnam e nei vari paesi elencati sopra varia a seconda del vostro stile di vita. Ognuno ha delle esigenze e dei bisogni diversi perciò il costo della vita varia a seconda di questo.

Si può vivere con 500 euro al mese anche in Europa anche se tuttora siamo avvolti dalla crisi economica e dal rincaro dei prezzi ma ci sono dei Paesi dove ti puoi permettere di vivere con un budget cosi. Parliamo di Paesi come la Grecia o la Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria o Romania dove si potrebbe affittare un appartamento per 130-150 euro mensili, mangiare fuori e utilizzare i trasporti per meno di 100 euro al mese.

Questi sono i nostri piccoli suggerimenti, a voi la scelta dove andare a fare una pazzia e riscoprire terre nuove e soprattutto diverse culture e dimenticarci un po’ della crisi e della tristezza per la mancanza di lavoro in italia.