Riflessologia plantare: che cos’è

di | 21 Febbraio 2017

riflessologia plantareSicuramente tutti oggi hanno sentito parlare, almeno una volta, di riflessologia plantare. Ma nello specifico cos’è esattamente? Chi la pratica e come si pratica? Fa bene o fa male? Vi assicuro che è una delle cose più affascinanti che l’essere umano abbia mai scoperto. I primi cenni di Riflessologia risalgono addirittura a 5000 anni fa, nelle zone di India e Cina: a prova di ciò vi è che nella tomba di Akhamohor (conosciuta come la tomba del Medico) è stata ritrovata la “mappa di Riflessologia”, un dipinto murale datato 2.330 a.C.

Questa scienza è arrivata in occidente nel 1872 grazie al medico statunitense Dott. W.H.Fitzgerald, da considerare il padre assoluto della riflessologia moderna. Sicuramente oggi, ovunque vi troviate, avrete sicuramente un centro benessere vicino pronto a massaggiarvi i piedi e a darvi quel meraviglioso senso di benessere fisico e mentale. Sono proprio tanti infatti i disturbi che tali massaggi risolvono. Ma, precisiamo, trattasi di disturbi, non di “malattie”. Non vogliamo entrare nel merito, che non ci compete, della medicina ufficiale, guai se non ci fosse.

Ma cerchiamo, quando è possibile, di aiutarci con i metodi “naturali” … ben vengano! Prima di tutto voglio sfatare quello che spesso si sente dire in giro: “Ma è vero che fa male”? No, nel modo più assoluto. Inizialmente potrebbero esserci delle zone che alla digito-pressione risulteranno più dolorose, ma una volta che tali zone saranno individuate, il dolore verrà allentato massaggiandole dolcemente! La digito-pressione, infatti, va pensata e indirizzata solo per lo scioglimento del dolore stesso.

Sicuramente, le tante parole non descrivono pienamente i benefici, tutto sta nel provare. La riflessologia opera e coinvolge la persona nella sua interezza, con lo scopo di farle raggiungere uno stato d’equilibrio e di armonia. La tecnica è basata sulla pressione di punti specifici riflessogeni del piede, fondandosi sulla premesse che tali zone riflessogene trovino corrispondenze in tutte le parti del corpo. Il riflesso rappresenta una risposta involontaria ad uno stimolo.

Tutte le parti del corpo sono predisposte ad un interessamento riflessologico ed ogni parte è proiettata in un punto periferico da dove è possibile essere ascoltata. Il funzionamento della riflessologia è legato ai riflessi neurologici dei nervi rachidei, che escono dal midollo spinale e si collegano a quella che è la rete del nostro sistema nervoso, ossia il sistema nervoso periferico. In pratica se un organo è sofferente si produce una stimolazione nervosa che attraverso il midollo spinale giunge a regioni cutanee ben definite (zone riflesse), provocando una sensibilità cutanea o muscolare. In modo del tutto analogo funziona il meccanismo che agisce nel senso contrario: una tensione muscolare o una lesione traumatica periferica arrivano ad influenzare l’organo corrispondente.

Come si svolge una seduta di riflessologia plantare

Per chi per la prima volta desidera provare un massaggio ai piedi, vediamo come si svolge una tipica  seduta di riflessologia plantare. In genere, il massaggiatore o la massaggiatrice fa distendere su un lettino oppure sopra un futon la persona da trattare dopo un primo colloquio con quest’ultima, per capire quali sono i motivi per cui ha deciso di provare questo trattamento. Ciò è fondamentale per chi massaggia, in quanto inizierà a farsi un’idea su quali saranno i punti dei piedi che saranno stimolati, sulla base di quanto emerso.

Non è detto che bisogna per forza avere dei problemi particolari da risolvere per decidere di rivolgersi ad un massaggiatore. Alle volte, semplicemente si ha voglia di rilassarsi ed è ben noto quanto un trattamento di riflessologia plantare sia potente in questo senso e non solo per la rimozione di disturbi.

Ma torniamo al trattamento stesso: la persona verrà prima messa a suo agio con un massaggio preparatorio che può essere effettuato su tutto il corpo prima di focalizzarsi sui piedi. Le stimolazioni che vengono esercitate sui piedi sono di solito piuttosto forti, ma mai invasive (senza provocare forti dolori): l’obiettivo è dare uno stimolo che parta dal piede e arrivi fino alla testa portando beneficio a tutto il corpo, organi interni compresi. In caso di disturbi, focalizzerà su quei punti che porteranno beneficio a determinati organi e zone del corpo per portare benessere e sollievo alla persona.

Una seduta di riflessologia plantare può durare dai 30 minuti a un’ora (talvolta anche di più). Durante il trattamento il massaggiatore o la massaggiatrice chiederà al ricevente quali sono i punti che sente più sensibili o dolorosi in modo da poter dosare meglio la stimolazione dei piedi ed ottenere il miglior effetto finale.

Al termine del massaggio, l’effetto della stimolazione può dare subito un certo sollievo, oppure può accadere che ciò avvenga il giorno dopo, poiché a volte il corpo ha bisogno di qualche ora prima di assimilare i benefici della riflessologia plantare. Consigliamo vivamente di provare questo trattamento in centri di benessere qualificati.