Ecco chi chiama la linea erotica

di | 12 Dicembre 2016

Chi è che chiama una linea erotica? Perché e quando si chiama un telefono erotico? Una serie di domande alle quali vogliamo dare una risposta. Se pensate che chi la chiama lo faccia solo perché è un malato di sesso, siete completamente fuori strada. La realtà è completamente differente, anche se alla morale comune ed ai cosiddetti “benpensanti” piacerebbe liquidare l’argomento così.

linea erotica

I numeri di telefono di una linea erotica 899 sono composti da un campione trasversale di uomini, ed anche donne, di tutti i ceti sociali e livello di istruzione. Si potrebbe dire che è uno di quei fenomeni collettivi indipendente dall’estrazione dell’individuo. Ai numeri erotici arrivano chiamate da professionisti affermati così come da operai, impiegati modello e segretarie zelanti, così come universitari in cerca di divertimento collettivo: è davvero il divertimento di tanti.

Quali sono i principali motivi per cui si chiama una linea erotica

Qui entriamo in un argomento che per essere spiegato ha bisogno di un approfondimento che non possiamo dare in queste poche righe. Uno dei principali motivi per cui si chiama una linea d’intrattenimento erotica, comunque, è da ricercare nel mutamento del costume, come prima cosa, e nel progredire verso quella condizione di isolamento verso la quale questa società, con i suoi modelli, ci sta via via portando. Il costume è mutato. Se pensiamo che solo 20 anni fa la parola “gay” veniva pronunciata sottovoce, ed adesso si parla di adozione per coppie gay, lascia capire come si vada verso un mutamento epocale dei costumi.

Per cui 20 anni fa non era nemmeno nella mente dei più progressisti che si potesse chiamare una linea dedicata per fare sesso al telefono. Forse nemmeno esistevano le linee erotiche, però sicuramente qualche coppia in privato già faceva sesso al telefono. Non c’era nemmeno la tecnologia attuale, i telefonini erano agli albori e il wifi era veramente lontano da venire. Per assurdo, però, c’era più socialità, e la linea per fare conversazioni erotiche probabilmente non serviva. Lo sviluppo della tecnologia, i telefonini che danno l’idea, assolutamente non vera, di poter essere più facilmente in contatto con il mondo, la globalizzazione dell’informazione tramite internet ha tolto la curiosità alle persone, ha dato tante più possibilità di informarsi su molto di più ma con meno approfondimento, tutto è più superficiale.

Da qui anche i rapporti tra persone sono più superficiali, si vuol arrivare a tutto senza fatica, ed in questo modo non si arriva a niente. Soprattutto si è perso il gusto della complicità, della solidarietà, del pensare al piacere dell’altro prima che al proprio. Queste cose, tutte insieme, creano incomprensione e solitudine nelle persone più sensibili e profonde, e bisogno di contatto in quelle più passionali ed estroverse. In entrambi i casi, queste categorie di persone hanno bisogno di comunicare, di esternare problemi, gioie e sofferenze. Chiamare una linea per parlare di situazioni erotiche, per assurdo, permette proprio questo. Al telefono con una sconosciuta è possibile dire tutto. L’anonimato ci rende forti e spregiudicati. La voce calda dall’altra parte ci stimola ad aprirci, a confidarci, a fidarci e rilassarci.

Al telefono con un’operatrice erotica si può dire e fare di tutto, lei è lì proprio per assecondarci. Finalmente qualcuno che non ci sgrida qualunque cosa diciamo o facciamo, finalmente qualcuno a cui possiamo confidare le nostre fantasie più nascoste senza tema di essere presi per malati, finalmente qualcuno che ascolta se noi abbiamo voglia di parlare e parla se noi vogliamo tacere. Ogni ora è buona per chiamare una linea per fare sesso telefonico. Ogni qualvolta si ha un eccesso di nervosismo, pulsioni sessuali impellenti, si percepisce in misura maggiore la solitudine in cui versiamo, ogni volta che la donna che abbiamo vicino ci sgrida, ci riempie di commissioni, ci accusa di qualcosa che noi nemmeno sappiamo l’origine, molti di noi hanno trovato la via di fuga. Si chiama per creare complicità con qualcuno, come via di fuga, come sfogo alle frustrazioni, non solo perché abbiamo bisogno di sesso, anzi, questa è forse l’ultima cosa.