A 15 anni hanno ucciso un anziano che le molestava

di | 13 Novembre 2014

A 15 anni hanno ucciso un anziano che le molestava. Per i giudici sono immature e hanno agito per difendersi. Cosi il processo è stato sospeso: per loro niente carcere.

Mirco Sacher
Lo hanno ucciso, ma sono loro le vere vittime. I giudici hanno creduto alla versione delle due ragazze di Udine che il 7 aprile del 2013 strangolarono in un campo fuori città il pensionato Mirco Sacher, 67 anni. Le adolescenti, che allora avevano 15 anni, agirono per proteggersi da una tentata violenza e non per un raptus motivato da una volontà di rapina, come sosteneva l’avvocato della vittima. Lo hanno stabilito le perizie ordinate dal Tribunale dei minorenni di Trieste, in cui si dice che l’omicidio è stato commesso in una dinamica di aggressione sessuale e di difesa e in una situazione di inferiorità psichica oggettiva e di immaturità da parte delle due ragazze. Per le ragazze, affidate a due comunità minorili in Veneto e in Lombardia, è stata decisa la sospensione del processo con un’ordinanza di messa alla prova: dovranno seguire una riabilitazione di tre anni che, se andrà a buon fine, porterà all’estinzione del reato. Senza neppure un giorno di carcere.
Oltre al racconto delle due amiche, sono state le difficili circostanze in cui sono cresciute a convincere i giudici. Nate entrambe nel giugno 1997 e abitanti nello stesso quartiere di periferia di Udine, le due ragazze hanno avuto un’infanzia problematica. La prima ragazza, figlia unica di genitori che hanno divorziato quando era piccola, è stata cresciuta dalla nonna. La seconda ragazza invece, ha perso la madre a tre anni e ha vissuto con il padre in una nuova famiglia.

L’ex ferroviere Mirco Sacher, amico della nonna di una delle ragazze entra nelle loro vite come un nonno acquisito. Dava i soldi alle ragazze e a volte quando restavano a casa con lui, lui le toglieva i vestiti, secondo lui era normale questo. Ci provava, le due ragazze avevano vergogna a raccontare in giro quello che hanno subito. Tutto finisce tragicamente una domenica di aprile, quando Mirco le invita a pranzo nella sua abitazione, con due bottiglie di vino rosso in tavola. Le ragazze raccontano che ci provava in cucina e poi in auto, quando invece di accompagnarle a casa si fermava nei campi. Dopo tante insistenze e dopo diversi tentati di mettere le mani sulle ragazze, loro le sono saltate addosso mettendoli le mani al collo, senza rendersi conto che non respirava più ed è morto strangolato.

Per i giudici sono innocenti, ora per le due giovanissime ragazze è pronto un percorso di riabilitazione, avranno tre anni di tempo per frequentare la scuola con profitto e diplomarsi e dovranno anche impegnarsi in ambito sportivo inserendosi in una squadra. E sarà valutato anche il loro impegno sociale nel volontariato con la Croce Rossa, le associazioni per gli alcolisti o simili.
Ce chi non è d’accordo con la sentenza del giudice ma l’avvocato delle ragazze afferma che le due amiche hanno sempre affermato di aver cercato solo di difendersi anche se con una reazione esagerata ma comunque un uomo di 67 anni non ha nessun diritto di appartarsi nei campi con delle ragazzine di 15 anni.